Zone No Help: chiarimenti e linee guida

Tra le principali novità contenute nel Regolamento Nazionale Trial FMI 2021 figura l’articolo 13.11, inerente le cosiddette “Zone No-Help“. A partire da questa stagione, “Per le categorie MiniTrial / TR5 / TR4 / TR3 Open / TR3 POTRANNO essere presenti da un minimo di 2 zone ad un massimo di 4 zone all’interno delle quali NON è prevista la presenza dell’Assistente.

Una novità di prospettiva, volta ad accrescere il bagaglio tecnico dei partecipanti alle suddette classi del Campionato Italiano Trial e MiniTrial, contestualmente senza sminuire o deresponsabilizzare la figura dell’assistente/minder.

In tal proposito, di seguito alcuni chiarimenti ed osservazioni per una corretta interpretazione delle finalità ed attuazione delle cosiddette “Zone No Help”.

  • OBIETTIVO. Le zone no help che “potrebbero” essere inserite fanno parte di un percorso che si vuole creare soprattutto per i giovani al fine di dargli più “autonomia” rispetto agli assistenti. Questo non significa “sminuire” la figura del minder, bensì incominciare, fin da piccoli, a dare più consapevolezza ai giovani atleti.
  • INTERFONO. L’eliminazione degli interfono si lega strettamente a questa finalità: aiutare i giovani minitrialisti a “guidare” in zona più con la loro testa che con quella del minder, nel contempo adeguare la normativa vigente ai regolamenti internazionali e generare un abbattimento dei costi per i piloti.
  • PROSPETTIVA. In questo modo i giovani piloti saranno più stimolati anche nella fase di ricognizione (dove si utilizza la cosiddetta “visualizzazione”, una tecnica molto importante nell’allenamento mentale) a tutto vantaggio di una crescita da atleta più consapevole ed autonoma.
  • ZONE E VERIFICATORI. Chiaramente le zone no-help saranno poi “indicate” dai Verificatori e si tratterà di quelle zone “più scorrevoli” con l’indice di difficoltà più basso. Il tutto a favore e con l’intento di rendere la gara più veloce e dinamica.