Si è conclusa ad Ibiza, in Spagna, l’edizione 2019 del Trial delle Nazioni. L’Italia vi ha preso parte con Matteo Grattarola, Luca Petrella e Gianluca Tournour, dovendo affrontare due giri da 15 Zone di gara l’uno al termine dei quali ha ottenuto il quinto posto.
Nel primo giro la terza Zona si è rivelata la più complicata per gli azzurri, che hanno totalizzato sei punti su questo tratto di percorso. Stesso punteggio rilevato al termine della nona Zona, ma questa volta per un problema tecnico. Nonostante l’imprevisto, l’Italia al termine della prima metà di gara è rimasta in in gioco per il podio con 21 punti totalizzati. In quel momento la Francia era terza con 15 penalità, l’Italia quarta e la Gran Bretagna quinta.
Nella seconda metà della competizione la squadra azzurra non è riuscita a mantenere la costanza degli avversari, anche a causa di un ulteriore problema tecnico dopo la terza Zona. Alla sesta e alla nona, poi, gli atleti italiani hanno commesso delle sbavature che hanno contribuito a portare a 45 le penalità totali della Maglia Azzurra.
A vincere il Trial delle Nazioni è stata la Spagna con 4 punti davanti a Giappone e Francia, rispettivamente a quota 19 e 24 lunghezze. Quarta la Gran Bretagna a quota 27.
Fabio Lenzi, Commissario Tecnico FMI: “Abbiamo ottenuto un risultato di cui non possiamo essere del tutto soddisfatti, condizionato in parte da alcuni inconvenienti occorsi durante la gara che siamo riusciti a risolvere grazie all’ottimo spirito di squadra. Rispetto all’edizione del 2018 abbiamo avvicinato maggiormente le posizioni da podio, merito anche dei piloti che hanno mantenuto alta la concentrazione nonostante gli inconvenienti. Quest’anno abbiamo dimostrato sicuramente una maggiore competitività e ciò rappresenta una buona premessa per il futuro”.